Exibitions

L’era in cui viviamo è contraddistinta da una sorta di calvinismo tecnologico. L’intero nostro esistente viene catalogato, impacchettato e c’è la sensazione, a volte, che l’inquinamento sinestetico fatto di stimoli audiovisivi ci stia deprivando del nostro libero arbitrio, dandoci, a tratti, l’impressione di essere collocati su una giostra a binari. Un tunnel dell’amore, degli orrori, dell’avventura con animatroni collocati per farci emozionare. Una realtà che “stretta” che porta a reazioni concrete e forti raccontate negli scatti di Giacomo Cosua e, in particolar modo, nella sua ultima mostra I’m Not Afraid. Una serie di scatti che catturano momenti di “titanismo quotidiano”, alla ricerca di una quiete come rivoluzione nei confronti dello sbarramento di sovrastimolazione sensoriale a cui siamo costantemente sottoposti. La mostra, curata da Tommaso de Benedicitis e William Gustafsson, andrà in scena alla Union Gallery dal 22 luglio al 20 agosto e sarà un grande inno all’onestà, diktat che da sempre contraddistingue il lavoro del fotografo veneziano. Per raccontare l’umanità come vorrebbe essere. E ogni tanto è.

The era we live in is marked by a sort of technological Calvinism. Our entire existence is cataloged, packaged, and there is sometimes the sensation that the synesthetic pollution of audiovisual stimuli is depriving us of our free will, giving us, at times, the impression of being placed on a track ride. A tunnel of love, of horrors, of adventure with animatronics placed to make us feel emotions.

A "tight" reality that leads to concrete and strong reactions told in the shots of Giacomo Cosua and, particularly, in his latest exhibition "I'm Not Afraid." A series of shots that capture moments of "daily titanism," in search of tranquility as a revolution against the barrier of sensory overstimulation to which we are constantly subjected. The exhibition, curated by Tommaso de Benedicitis and William Gustafsson, will be staged at the Union Gallery from July 22nd to August 20th and will be a great hymn to honesty, a dictum that has always distinguished the work of the Venetian photographer. To tell humanity as it would like to be. And occasionally is.

Text by Simone Tempia - Vogue Italia

Personal:

2007
Circolo Culturale Macondo – Bologna. “Strangers”
2009
Spazio Metricubi – Venezia. “Le manifestazioni dell’Onda, da Venezia a Roma”.
2011
Buongiorno Bosnia / Dobardan Venecija, Biblioteca Civica di Mestre (Ve)
2016
I am not Afraid. Union Gallery, London
2018
I don’t want to wake you up, but i really need to tell you somethin’. Spazio Ridotto, Venice

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Collective:

2006
X Biennale Internazionale d’Architettura- Venezia. Padiglione IUAV “Progetto Città metropolitana”.
2008
RE:PUBLIC! La risposta è Pubblica – Tese di San Cristoforo Venezia.
2009
Giacomo Cosua – Tancredi Piovesan- Hotel del ‘900 Venezia. “Skaters”.
2011
Neither Snake Nor Lizard – LCC Gallery Space, London, UK
2012
Trame di Moda – women and style at the Venice Film Festival, Palazzo Mocenigo, Venezia
2014
Courage, Studio Cherie, Berlin
2018
Vento, Caldo, Pioggia, Tempesta. Museo di Roma in Trastevere, Roma.